Conosci i super ammortamenti o ammortamenti al 140%? La nuova agevolazione inclusa nella Legge di Stabilità 2016 che permette, a imprese e professionisti, di dedurre fiscalmente il 140% del costo dei beni strumentali comprati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016.

Quali beni sono compresi nell’ammortamento 140?

L’agevolazione fa riferimento a beni strumentali nuovi, inclusi gli autoveicoli anche se acquistati in leasing.

L’importante è che l’atto di trasferimento sia fatto fra il 15 ottobre 2015 e il 31 dicembre 2016. Ciò significa che se un bene è stato acquistato prima del 15 ottobre 2015, ma la consegna o la spedizione è avvenuta dopo tale data, rientra comunque nell’agevolazione.

Inoltre anche i beni di valore modesto, cioè che costano meno di 516,46 euro, che non sono soggetti ad ammortamento in quote costanti, sono inclusi nella deduzione extra del 40%.

Ecco di seguito i beni che sono invece esclusi:

  • fabbricati e terreni,
  • beni con coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5% annuo,
  • beni immateriali,
  • veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti.

Chi può beneficiare dell’ammortamento 140?

L’agevolazione fiscale vale per:

  • liberi professionisti, cioè i soggetti che hanno un lavoro autonomo,
  • le imprese sia a forma individuale che societaria,
  • contribuenti minimi, poiché il principio di cassa non ostacola l’agevolazione.

Non possono invece avere deduzioni extra coloro che aderiscono al regime Forfettario, poiché tranne i contribuiti previdenziali e le perdite pregresse non possono togliere alcun costo dal proprio reddito.

Come funziona l’ammortamento 140?

Il super ammortamento è l’aumento del 40% del costo effettivo del bene che abbiamo acquistato. Costo ed incremento sono ripartiti in quote costanti a seconda del coefficiente di ammortamento della categoria a cui appartiene il bene acquistato.

La deduzione fa però riferimento solamente alle imposte sui redditi, Irpef e Ires, e quindi va evidenziata come variazione in diminuzione nel modello Unico.

Ciò significa che se ad esempio un’azienda compra un PC al costo di 1000 euro, l’acquisto in contabilità sarà registrato per questa cifra ma dalle tasse verranno dedotti 1400 euro.

Il primo anno l’aliquota si dimezza, tranne nei casi dei professionisti, e quindi l’ammortamento sarà pari al 20%. Inoltre essendo il PC un bene con un valore di acquisto superiore a 516,46 euro, l’ammortamento dovrà essere effettuato in 5 quote costanti.

Per quanto riguarda invece i beni con un valore all’acquisto inferiore a 516,46 euro, ma che con l’ammortamento hanno superato tale soglia minima, il contribuente non deve comunque dividere il costo in quote costanti ma lo può dedurre in una sola soluzione.

E se si vende il bene prima della conclusione del periodo di ammortamento?

Allora si decade dall’agevolazione, ma le quote già dedotte non devono essere restituite.

Inoltre nel calcolare la plusvalenza o la minusvalenza della cessione, la maggiorazione del 40% non viene considerata, ci si comporta quindi come non si avesse usufruito dell’agevolazione.

E allora… approfittane!

Tutto l’hardware informatico può usufruire di questa agevolazione, quindi può essere il momento più adatto per aggiornare la propria infrastruttura informatica, sia per piccole variazioni, sia per lavori più strutturati.

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